venerdì 5 agosto 2016

Tutti i grandi movimenti avanzano grazie all’altruismo

Nelle attività umanitarie e sociali i bahá’í hanno uno straordinario esempio da seguire: ‘Abdu’l-Bahá.

di Layli Miller-Muro
Secondo articolo della serie: La cultura del servizio all'umanità
Originale in inglese su bahaiteachings.org

Hand Holding Wheat Stalk and Seeds - Columbia Water Center (CC BY-NC 2.0)
Tutti i grandi movimenti si sono sviluppati grazie all’altruismo, alla generosità e allo spirito di sacrificio. (‘Abdu’l-BaháStar of the West, Volume 3, p. 252., traduzione personale)
All’inizio del Novecento, solo per ricordare un esempio significativo, ‘Abdu’l-Bahá comprò un lotto di terra in una località della Giordania nota come Adasiyyih. Si trattava di un terreno agricolo fertile e così chiese ad alcuni bahá’í di Yazd, che sapevano come coltivare la terra, di insediarsi in questa proprietà ad Adasiyyih e di avviare un’attività agricola. ‘Abdu’l-Bahá diede loro istruzione di coltivare prodotti nutrienti e chiese loro di concentrarsi in particolare sulla coltivazione del mais. Essi produssero cibo in grande quantità che poi immagazzinarono nei pozzi costruiti in quella zona, molti anni prima, dai romani.

Poi scoppiò la guerra che travolse il mondo. L’impero ottomano era sotto attacco e la guerra arrivò in Palestina dove viveva ‘Abdu’l-Bahá. Gli abitanti della zona vennero colti dalla carestia. ‘Abdu’l-Bahá, grazie alla produzione della comunità agricola bahá'í della Giordania, durante gli anni di carestia dal 1914 al 1918, fu in grado di nutrire la popolazione affamata di Haifa, di Akka e delle località adiacenti.
Abbiamo saputo che quando gli inglesi marciarono su Haifa ci furono alcune perplessità nel governo locale. L’ufficiale al comando andò a consultarsi con il Maestro. “Io ho il mais” fu la risposta. “Ma per l’esercito?” chiese stupito il militare. “Io ho il mais per l’esercito britannico” disse ‘Abdu’l-Bahá che veramente percorreva il sentiero mistico con atteggiamento pratico.  (Lady Blomfield, The Chosen Highway, p. 210.)
In anni più recenti la comunità bahá’í si è impegnata generosamente su molte imprese di azione sociale in tutto il mondo e lungo il percorso ha imparato alcune importanti lezioni.

Inizialmente l’impegno bahá'í nell’azione sociale e umanitaria si è concentrato sull’obiettivo critico di sviluppare competenze con l’idea che le attività di ispirazione bahá'í dovessero partire in piccolo per poi crescere in complessità di pari passo con la crescita delle risorse umane.

Nel 1983 la Casa Universale di Giustizia annunciò la creazione, presso il Centro Mondiale Bahá'í, dell’Ufficio per lo Sviluppo Economico e Sociale con lo scopo di promuovere e coordinare le attività di ispirazione bahá'í nel campo del servizio umanitario.

Durante questo periodo di tempo, che corrisponde agli ultimi anni del secolo scorso, nacquero diverse organizzazioni di ispirazione bahá'í ma indipendenti dalle istituzioni bahá'í. Il 1985 fu l’anno di fondazione del Barli Development Institute for Rural Women a Indore in India. Si tratta di un progetto di sviluppo economico e sociale, inizialmente sotto la direzione dell’Assemblea Spirituale dei bahá'í dell’India, che ha portato alla creazione di una scuola professionale indipendente che offre corsi per donne e ragazze e che ha una notevole esperienza nel promuovere alfabetizzazione e competenze in una comunità che vive in condizioni di estrema povertà.

Nel 1992, dopo i devastanti scontri di Los Angeles seguiti all’assoluzione dei responsabili del pestaggio di Rodney King, i bahá'í del luogo iniziarono un progetto rivolto alla popolazione locale che più tardi diventò Full Circle Learning, un modello educativo, orientato al servizio, diffuso ora in molte scuole di tutto il mondo. Nel 1999, fu istituita la Mona Foundation per sostenere iniziative di educazione mirata a elevare lo status di donne e ragazze di tutto il mondo. Questa fondazione finanzia organizzazioni senza scopo di lucro che condividano i suoi obiettivi. Nel 1997 abbiamo creato il Tahirih Justice Center per fornire protezione legale a donne e ragazze profughe a causa di violazioni dei diritti umani. Con sede negli Stati Uniti questa organizzazione fa leva sulla legge degli Stati Uniti per proteggere donne e ragazze di tutto il mondo che devono affrontare tante forme di violenza. Queste organizzazioni, che sono solo alcune delle tante organizzazioni di ispirazione bahá'í che operano oggi – hanno allargato l’ambito della loro azione e ampliato i loro programmi per servire un numero sempre crescente di persone in difficoltà.

Poi nel 2001 la Casa Universale di Giustizia ha istituito in tutto il mondo il modello di azione per raggruppamenti di aree adiacenti – un modello per organizzare e aggregare risorse umane di comunità vicine – e ha promosso il processo dell’istituto come un metodo per formare quelle risorse. I bahá’í di tutto il mondo ora utilizzano il processo dell’istituto per concentrarsi su di un ambito molto ristretto, come quello di un vicinato, e sviluppare la vita spirituale e sociale di quella comunità attraverso incontri di preghiera, circoli di studio, classi per bambini e gruppi per i giovanissimi.

Tutte queste attività, che siano solo di ispirazione bahá'í o che siano portate avanti dalla comunità bahá'í stessa, prendono a modello ‘Abdu’l-Bahá e il suo stile di vita altruistico e al servizio degli altri:
Gli amici di Dio dovrebbero diventare manifestazioni, in questo mondo, di questa misericordia e di questo amore. Non dovrebbero soffermarsi sulle mancanze altrui. Essi dovrebbero pensare senza sosta a come possano essere di beneficio per gli altri e dimostrare spirito di servizio e cooperazione. Così dovrebbero considerare ogni straniero, mettendo da parte pregiudizi e superstizioni che possano impedire relazioni amichevoli.

Oggi la persona più nobile è quella che dona al suo nemico perle di generosità ed è un faro luminoso per i traviati e gli oppressi. (‘Abdu’l-BaháStar of the West, Volume 2, pp. 5-6, traduzione personale)
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Queste sono opinioni puramente personali e non rappresentano l'opinione della comunità bahá’í o di qualunque sua istituzione. Gli scritti bahá’í invitano ogni singolo ad una libera ed indipendente ricerca:
O FIGLIO DELLO SPIRITO!
Ai Miei occhi la più diletta di tutte le cose è la Giustizia; non
allontanartene se desideri Me, e non trascurarla acciocché Io
possa aver fiducia in te. Con il suo aiuto ti sarà possibile discernere
coi tuoi occhi e non con gli occhi degli altri, e apprendere
per cognizione tua e non con quella del tuo vicino. Pondera
ciò nel tuo cuore, come t’incombe d’essere. In verità la Giustizia
è il Mio dono per te e l’emblema del Mio tenero amore.
Tienila adunque innanzi agli occhi.
(Bahá’u’lláhParole Celate, Arabo, n.2)


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